News 2005
Il Fuoco di Sant'Antonio
17 Gennaio 2005
Nel giorno di Sant'Antonio Abate, protettore del mondo rurale, in Piazza San Nicola è stato allestito un grande fuoco in onore del Santo come da tradizione.
"Un tempo, giovani e ragazzi alzavano cataste di legna, frasche e ginepri verdi su ogni slargo o piazzola posta lungo il tragitto della processione. La legna era offerta dalla gente del quartiere. Il fuoco veniva appiccato all'approssimarsi della processione, in modo che il falò raggiungesse il culmine al momento del passaggio della statua del santo. Ogni rione cercava di realizzare il falò più alto e spettacolare. Il parroco, al passaggio della statua, benediceva i fuochi. A sera, gli abitanti del rione si raccoglievano attorno al fuoco e cuocevano le patate. Gli anziani raccontavano i cònte (racconti), storie di santi e eroi del popolo tramandate per generazioni, e proponevano i primi indovinelli di Carnevale. Sul tardi, si soffocavano le braci residue e si distribuivano i carboni benedetti alle famiglie del quartiere, a protezione delle case dai fulmini, dagli incendi e dalle disgrazie. La cenere, la mattina seguente, veniva sparsa nei campi."
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"Un tempo, giovani e ragazzi alzavano cataste di legna, frasche e ginepri verdi su ogni slargo o piazzola posta lungo il tragitto della processione. La legna era offerta dalla gente del quartiere. Il fuoco veniva appiccato all'approssimarsi della processione, in modo che il falò raggiungesse il culmine al momento del passaggio della statua del santo. Ogni rione cercava di realizzare il falò più alto e spettacolare. Il parroco, al passaggio della statua, benediceva i fuochi. A sera, gli abitanti del rione si raccoglievano attorno al fuoco e cuocevano le patate. Gli anziani raccontavano i cònte (racconti), storie di santi e eroi del popolo tramandate per generazioni, e proponevano i primi indovinelli di Carnevale. Sul tardi, si soffocavano le braci residue e si distribuivano i carboni benedetti alle famiglie del quartiere, a protezione delle case dai fulmini, dagli incendi e dalle disgrazie. La cenere, la mattina seguente, veniva sparsa nei campi."
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43° Sagra della Polenta
6 Gennaio 2005
Domenica 6 gennaio, si è ripetuta l'annuale tradizione della Sagra della Polenta ormai giunta alla sua 43° edizione. La manifestazione si è svolta in Piazza Umberto I, anche quest'anno c'è stata una grande affluenza, di turisti e non, accorsi dal circondario per degustare il tipico piatto tradizionale accompagnato da un buon bicchiere di vino.
Guarda le foto scattate da Chiara Schiappa nella Galleria.
La presentazione del volume: Pettorano sul Gizio - Momenti di Vita Collettiva "Il Tempo Libero"
21 Agosto 2005
Domenica 14 Agosto 2005 presso la Sala Conferenze del Castello Cantelmo è stato presentato il libro: Pettorano sul Gizio - Momenti di Vita Collettiva "IL TEMPO LIBERO". Con questa pubblicazione, l'Associazione Culturale "Pietro de Stephanis" vuole continuare a costruire l'album fotografico della comunità pettoranese.
Dopo il volume "Tra Sacro e Profano" nel quale il filo conduttore è stato quello del calendario pettoranese, tra sacro e profano appunto, in questo si documenta il tempo libero dei pettoranesi: lo sport, le gite "fuori porta", i momenti di relax in piazza o al bar.





