Uno studio sul costume femminile di Pettorano

anzianeSegnaliamo lo studio di Francesco Stoppa, docente di Geochimica e Vulcanologia all'Università di Chieti, su «L'abito di Pettorano sul Gizio», pubblicato sul sito del Centro Antropologico Territoriale degli Abruzzi.
Naturalmente, per difetto di pratica con le stoffe e con i bottoni, non ci è dato esprimere giudizi tecnici. Ma il costume è descritto con dovizia di particolari, nelle sue componenti e nei suoi materiali, per cui chi è più addentro all'argomento potrà facilmente valutare la maggiore o minore esattezza e pertinenza del lavoro di Stoppa, di cui va comunque apprezzato l'impegno (peraltro regolarmente remunerato dal Comune).       

Non possiamo però non segnalare, nel suo scritto, una nota "stravagante" che suona oltremodo stonata. «Che fatica essere uno di fuori che saccentemente arriva e rompe le uova nel paniere agli eruditi locali, alla pro-loco e magari a qualche assessore», scrive prima di addentrarsi nella descrizione del costume.  
Nell'assoluta infelicità della frase (a parte l'avverbio, che alla luce della sua affermazione è pienamente condivisibile), Stoppa è sufficientemente chiaro e diretto per quel che riguarda la Pro Loco e «qualche assessore», che essendo bersagli ben individuati (la Pro Loco è la Pro Loco, e gli assessori due sono...) potranno -se ne sentiranno la necessità- replicare. È meno chiaro il riferimento di Stoppa agli "eruditi locali": ecco, qui dovrebbe precisare meglio il suo pensiero, e dire a chi le avrebbe "rotte" -le "uova"- e perché. E lo dovrebbe dire nel modo più circostanziato possibile.     
Anche perché a Pettorano non ci risultano "eruditi": studiosi, seri, che da anni mettono a disposizione -senza guiderdone- le loro certificate competenze per il recupero e per la valorizzazione del patrimonio storico, antropologico e culturale del nostro paese, sì. Quelli non mancano. E in qualche caso hanno grande dimestichezza con quella "filologia" di cui fa un uso terminologico largo e largamente -diciamo così- "estensivo" Stoppa.
Insomma, ci preme chiarire a Stoppa che Pettorano è un paese che mal si presta alla "colonizzazione culturale". Chi si avvicina alla cultura pettoranese deve farlo con prudenza, con rispetto e con la dovuta circospezione.
La prossima volta sia più attento, mettendoci in condizione di confermargli la nostra stima.