NO ALL’ANTENNA TELECOM!
L’Assemblea dei cittadini di Pettorano, riunita il giorno 15 luglio 2000, presso Palazzo Cantelmo, per esprimere valutazioni sulla richiesta della TELECOM di installare una antenna per la telefonia mobile a ridosso del centro abitato, dopo ampio dibattito, che ha visto la partecipazione dell’assessore Giuseppe Berarducci, in rappresentanza del Sindaco, del consigliere Giovanni Ferrari, dei consiglieri della minoranza Franco Oddi e Antonio Carrara, del segretario dei DS Pasquale Orsini e di numerosi cittadini è pervenuta alle seguenti decisioni.
1. Si ritiene assolutamente inaccettabile dare attuazione al progetto Telecom, come a qualsiasi altro analogo, perché nessuna ragione o interesse aziendale giustifica il rischio per la popolazione derivante dalla prolungata esposizione alle onde elettromagnetiche. Nessuno infatti oggi, a livello nazionale o internazionale, è nella condizione di affermare con assoluta certezza che non vi siano conseguenze per la salute né esattamente quali siano le soglie di rischio. Lo stesso quadro normativo è in continua evoluzione e si attende una nuova legge quadro che riordini la materia: quella attualmente in discussione al Senato si fonda sul “principio della massima cautela”.
2. Il paese ha da tempo scelto in maniera inequivocabile di costruire il suo futuro sulla valorizzazione piena delle risorse storiche, architettoniche ed ambientali, in particolare con la recente istituzione della Riserva Naturale del Genzana ed il restauro del Castello Cantelmo. Realizzare un’antenna delle dimensioni proposte, a pochi metri dal Castello, ai margini della via “Napoleonica” e all’interno della Riserva, costituisce un attentato al valore di questa scelta per la violenza dell’impatto ambientale e paesaggistico.
3. Si considera inoltre, che la realizzazione del progetto Telecom potrebbe costituire un pericoloso precedente e dare il via al proliferare di altre iniziative simili.
Per le considerazioni di cui sopra, pienamente condivise dai rappresentanti dell’Amministrazione, l’assemblea decide:
- di costituire un Comitato Permanente di Cittadini per garantire la partecipazione diretta e democratica della popolazione nella battaglia per tutelare gli interessi della collettività ed impedire l’attuazione del progetto in questione. Il Comitato parteciperà a tutte le fasi dello sviluppo della vicenda e dovrà essere informato e documentato adeguatamente dall’Amministrazione;
- di impegnare il Consiglio Comunale a pronunciarsi in maniera inequivocabile per la reiezione del progetto, e l’Amministrazione ad attivarsi per la ricerca di un percorso amministrativo e di iniziativa politica che impedisca la realizzazione del progetto Telecom;
- di riconvocare un’assemblea cittadina alla presenza del Sindaco, prima del prossimo consiglio comunale al quale è opportuno pervenire con la piena unità d’intenti di tutti i consiglieri ed in sintonia con la volontà dei cittadini, così come emerso nel corso dell’assemblea odierna.
1. Si ritiene assolutamente inaccettabile dare attuazione al progetto Telecom, come a qualsiasi altro analogo, perché nessuna ragione o interesse aziendale giustifica il rischio per la popolazione derivante dalla prolungata esposizione alle onde elettromagnetiche. Nessuno infatti oggi, a livello nazionale o internazionale, è nella condizione di affermare con assoluta certezza che non vi siano conseguenze per la salute né esattamente quali siano le soglie di rischio. Lo stesso quadro normativo è in continua evoluzione e si attende una nuova legge quadro che riordini la materia: quella attualmente in discussione al Senato si fonda sul “principio della massima cautela”.
2. Il paese ha da tempo scelto in maniera inequivocabile di costruire il suo futuro sulla valorizzazione piena delle risorse storiche, architettoniche ed ambientali, in particolare con la recente istituzione della Riserva Naturale del Genzana ed il restauro del Castello Cantelmo. Realizzare un’antenna delle dimensioni proposte, a pochi metri dal Castello, ai margini della via “Napoleonica” e all’interno della Riserva, costituisce un attentato al valore di questa scelta per la violenza dell’impatto ambientale e paesaggistico.
3. Si considera inoltre, che la realizzazione del progetto Telecom potrebbe costituire un pericoloso precedente e dare il via al proliferare di altre iniziative simili.
Per le considerazioni di cui sopra, pienamente condivise dai rappresentanti dell’Amministrazione, l’assemblea decide:
- di costituire un Comitato Permanente di Cittadini per garantire la partecipazione diretta e democratica della popolazione nella battaglia per tutelare gli interessi della collettività ed impedire l’attuazione del progetto in questione. Il Comitato parteciperà a tutte le fasi dello sviluppo della vicenda e dovrà essere informato e documentato adeguatamente dall’Amministrazione;
- di impegnare il Consiglio Comunale a pronunciarsi in maniera inequivocabile per la reiezione del progetto, e l’Amministrazione ad attivarsi per la ricerca di un percorso amministrativo e di iniziativa politica che impedisca la realizzazione del progetto Telecom;
- di riconvocare un’assemblea cittadina alla presenza del Sindaco, prima del prossimo consiglio comunale al quale è opportuno pervenire con la piena unità d’intenti di tutti i consiglieri ed in sintonia con la volontà dei cittadini, così come emerso nel corso dell’assemblea odierna.




