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News 2001

Lettera del segretario della sezione DS

19 Marzo 2001

Al Presidente dell'Associazione de Staphanis
Ai compagni DS
Ai compagni e militanti del Centro-Sinistra



 



 
Cari compagni e amici,

sono costretto ad intervenire in quanto chiamato in causa dalla lettera di Elio Sbaraglia e dalla risposta di Marcello Bonitatibus. A quanto mi sembra i nuclei di discussione sono tre: 1- la satira del Testamento di Carnevale; 2- lotta politica contro il centro-destra; 3- iniziative del centro-sinistra. Prima di tutto voglio dire che mi assumo tutte le mi responsabilità, in quanto segretario dei DS di Pettorano, per quello che é stato fatto e quello che non é stato fatto; per il mio disimpegno nella politica pettoranese, facendo un mestiere che mi porta per necessità a stare fuori Pettorano (le pergamene e i manoscritti purtroppo si trovano altrove!); per aver deluso forse qualcuno non convocando una serie di riunioni. Ma cercherò di stare al tema. 1. Non mi sembra che il Testamento di Carnevale sia stato irriguardoso nei miei confronti. La satira é satira sempre, non solo quando fa comodo. E poi mi sembra abbia detto la verità: io sono stato assente, Franco ha avuto una reazione nei confronti della vicenda TIM. Nulla di falso. Come mi sembra che abbia detto la verità anche nei confronti del centro-destra, rilevandone i difetti e gli interessi (vedi vicenda TIM). Dalla lettura del Testamento ho tratto le seguenti conclusioni: bisogna affrettare il cambio della guardia, cercando un nuovo segretario dei DS, che non abbia i difetti che io ho dimostrato di avere. 2. Lottare politicamente contro il centro-destra é stato il mio impegno in quelle poche occasioni che ho potuto e voluto fare il segretario. Non ho fatto (ma credo si possa dire che non abbiamo fatto) sconti a questa amministrazione, in qualsiasi situazione. Si sono organizzate assemblee, realizzati manifesti, diffusi giornalini: strumenti con i quali abbiamo sempre avversato le scelte politico-amministrative della maggioranza. Si poteva fare di più? Certo. Ma bisogna sempre fare i conti con le "truppe in campo": poche truppe = poche battaglie esaltanti e coinvolgenti. Quindi, così come io mi assumo le mie responsabilità pubblicamente, vorrei che anche altri, per la parte che gli tocca, lo facessero. Il ruolo di battitore libero é sempre un ruolo che nasconde secondi fini. Tanto per inciso, vorrei ricordare che se io come segretario non ho fatto molte riunioni o incontri di partito ho comunque dato un forte contributo per la crescita e la valorizzazione della cultura in questo paese (questo sito internet ne é il monumento più manifesto). Per me cultura e politica hanno ancora delle radici in comune. 3. Le iniziative da prendere sono, in ordine di importanza: a. cambiare il segretario dei DS, cercando una persona disponibile e capace; b. ricompattare il centro-sinistra con le iniziative; c. organizzare dibattiti e conferenze sulla Riserva e i servizi sociali. Tutto ciò va fatto con il coinvolgimento della maggioranza delle persone interessate, altrimenti la partita é persa in partenza. Spero di essere stato chiaro. Una cosa é certa: sono stato sincero.
A presto
Il segretario dei DS - Pettorano
Pasquale Orsini
Roma, 19 marzo 2001

La risposta del Presidente dell'Associazione "De Stephanis" a Elio Sbaraglia

17 Marzo 2001

RISPOSTA ALL'AMICO ELIO SBARAGLIA


Carissimo Elio,

la tua lettera aperta dei giorni scorsi conferma e rafforza la stima che nutro nei tuoi confronti. Da sempre sono convinto della tua generosità e sensibilità verso il nostro paese, dimostrata in passato anche dall'assunzione di responsabilità dirette in qualità di segretario della locale sezione dell'ex PCI. La tua lettera aperta, da privato cittadino, è l'ultima testimonianza pubblica della tua mai scemata attenzione alle vicende politiche -quindi collettive- pettoranesi, credo, però, tu abbia sbagliato indirizzo. Infatti, non è al presidente dell'Associazione Culturale "Pietro De Stephanis" che dovevi indirizzare le tue riflessioni, bensì a tutti coloro che hanno responsabilità politiche dirette a Pettorano.

L'associazione culturale che presiedo, pur collocandosi chiaramente nell'area della sinistra, in cui sia io che tu ci riconosciamo, non ha certo finalità politiche (nel senso che le sue attività non sono e non possono essere finalizzate elettoralmente) anche se è inevitabile, comunque, che marchi un ruolo in questo senso. Per essere più chiari: non è l'Associazione "De Stephanis" che deve esercitare un ruolo di opposizione all'attuale amministrazione trasformandosi in "braccio armato" dell'opposizione politica; né si può pretendere che l'Associazione orienti le sue produzioni culturali agli interessi di uno schieramento politico, fosse pure quello in cui si riconosce la maggior parte dei suoi membri. Se altre organizzazioni hanno questa abitudine discutibile, la "De Stephanis" -almeno fino a che sarà da me presieduta- la rifiuta con forza e chiarezza non rifuggendo, comunque, eventuali battaglie di principio cui dovesse essere chiamata per difendere il proprio ruolo e la propria identità.

In questa logica va inquadrato l'ultimo "Testamento" di Carnevale prodotto dall'Associazione. Con le rime lette in piazza non si è voluto decapitare alcuno, tanto meno due figure oggettivamente centrali del nostro schieramento, come tu affermi. Al contrario, si è voluto "scherzare seriamente" su avvenimenti e personaggi pubblici anche se non potenti. E' tradizione, infatti, che con il "Testamento" si metta alla berlina l'intera comunità e, soprattutto, i membri più in vista della comunità stessa, siano essi oppositori o governanti che, anche quest'anno, non mi sembra siano usciti indenni dalle rime carnascialesche.

Quanto agli aspetti riguardanti più in generale la situazione politica pettoranese e gli schieramenti che al suo interno si confrontano, avverto anch'io, come privato cittadino, la necessità che il centro sinistra giochi tutto insieme la "partita" contro Berlusconi in occasione delle prossime elezioni politiche e contro i rappresentanti locali del suo schieramento in ogni occasione. Tuttavia, nel nostro paese ritengo sbagliata la metafora calcistica ed assumere come unica prospettiva il giocare "contro" un'altra "squadra". Credo sia molto più produttivo ed utile, soprattutto per Pettorano, valutare ogni singola scelta amministrativa liberi da condizionamenti personali e da pregiudizi di parte: dare battaglia quando è necessario ma non contestare pregiudizialmente anche scelte condivisibili. Assumere questo atteggiamento e ritrovare la capacità di elaborare e perseguire proposte culturalmente e strategicamente superiori a quelle del centro destra, condivise e testimoniate quotidianamente da ognuno di noi, credo sia l'unico modo possibile per affermare il centro sinistra come un'alternativa reale, credibile e affidabile a Pettorano.

Con la stima di sempre
Marcello Bonitatibus
Presidente Associazione Culturale "Pietro De Stephanis"

Il Carnevale a Pettorano

27 Febbraio 2001

Martedì 27 febbraio, come ogni anno, l'Associazione "De Stephanis ha riproposto il tradizionale appuntamento con il "Testamento" di Carnevale.
In piazza Arischia, di fronte ad un pubblico curioso ed attento, Michele Ciccolella ha letto il documento che quest'anno è stato stilato in collaborazione con alcuni amici che vivono in Canada.

Sempre martedì gli scolari della quinta elementare di Pettorano, nell'ambito delle attività didattiche, hanno proposto un loro "Testamento" di Carnevale. 

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Leggi il Testamento

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Leggi il Testamento delle scuole elementari

Lettera aperta di Elio Sbaraglia al Presidente dell'Associazione "De Stephanis"

14 Marzo 2001

Lettera aperta


Al Presidente dell'Associazione "P. De Stefanis"
Pettorano Sul Gizio


Caro Presidente,

nei giorni a cavallo del Carnevale il centro-sinistra pettoranese è stato impegnato nel tentativo di definire strategia (e iniziative). Un lavoro difficile di per sé, reso ancor più difficile dal testamento, peraltro "godibilissimo". Mi auguro - conoscendoti e stimandoti personalmente - si sia trattato, per l'Associazione, di una coincidenza involontaria.

"Decapitare", come è stato fatto nella circostanza, due figure oggettivamente centrali del nostro schieramento, il segretario della sezione DS (assente, impegnato con le "pergamene") e il capo-gruppo della minoranza perché non si è accorto che la questione dell'antenna TIM è stata risolta (da tempo e bene) con una intesa "trasversale" del Sindaco e della "maggioranza" del comitato cittadino, mi è sembrata una lettura non "carnevalesca" della realtà politica di Pettorano.

In questo "contesto", i potenti sono i "governanti", non certo chi si oppone loro: i potenti andavano "fustigati" almeno con altrettanto vigore. Condivido l'opinione corrente ("di piazza") che (non) ha offerto molto materiale al testamento: ci si oppone poco, forse per un eccesso di "prudenza". Dobbiamo evitare, in futuro, il rischio di opporci ancora meno: una conseguente, inevitabile confusione di ruoli sarebbe una vera sciagura per la democrazia nel nostro paese. Ciò non toglie, comunque, che singole "scelte" (come il nuovo incarico all'architetto Merlin) possano trovare un accordo ampio ma trasparente: nel caso specifico, il messaggio indirizzato all'opinione pubblica ha questo duplice "senso"?

L'imminenza delle elezioni politiche (e il concomitante periodo "quaresimale") sono un'occasione unica per sgombrare - nei fatti - il campo da equivoci circa presunte "fratture" della minoranza ed essere tutti della "partita" contro Berlusconi.

Allenatore e … giocatori (per rimanere nella metafora calcistica) insieme contro la formazione di centro-destra con in testa Sindaco e vice-sindaco, oggi (passata la stagione dei "popolari") nel ruolo di autorevoli esponenti di zona di un partito del Polo, il CCD:

"PER OMNIA VANITAS"[1] ("Dovunque vanità"), nient'altro che vanità se mi è consentito concludere "cristianamente" e molto cordialmente.

Pettorano, 14 marzo 2001
Elio Sbaraglia

Ricordo di un amico

4 Febbraio 2001

Domenica 4 Febbraio, nella sala conferenze di Palazzo Cantelmo, l'Associazione "De Stephanis" ha organizzato una piccola manifestazione in occasione del quinto anniversario della morte di Tonino D'Aurora. L'incontro è stato promosso senza intenti celebrativi ma come occasione per ricordare un amico, rimasto sempre legato a Pettorano pur vivendo in Canada, al quale l'Associazione ha dedicato la sezione "emigrazione".

In_memoria_di_Tonino_DAuroraL'incontro, cui hanno partecipato quasi tutti gli iscritti , è stato introdotto da Marcello Bonitatibus, presidente dell'Associazione De Stephanis, che ha ricordato la figura di Tonino e l'orgoglio con cui esprimeva in tutte le occasioni la sua "pettoranesità" pur essendosi perfettamente integrato nel Paese in cui era emigrato molto giovane. Il presidente ha inoltre sottolineato come Tonino fosse diventato un referente attento ed intelligente dell'associazione per le problematiche dell'emigrazione.

Dopo un breve intervento di Mimino D'Aurora, Vittorio Monaco ha letto alcune poesie dall'opuscolo realizzato dall'Associazione. La manifestazione si è conclusa con alcune canzoni eseguite da Michele e Maria Grazia Ciccolella e da Michele Avolio.


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Leggi l'opuscolo

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