Lettera aperta
Al Presidente dell'Associazione "P. De Stefanis"
Pettorano Sul Gizio
Pettorano Sul Gizio
Caro Presidente,
nei giorni a cavallo del Carnevale il centro-sinistra pettoranese è stato impegnato nel tentativo di definire strategia (e iniziative). Un lavoro difficile di per sé, reso ancor più difficile dal testamento, peraltro "godibilissimo". Mi auguro - conoscendoti e stimandoti personalmente - si sia trattato, per l'Associazione, di una coincidenza involontaria.
"Decapitare", come è stato fatto nella circostanza, due figure oggettivamente centrali del nostro schieramento, il segretario della sezione DS (assente, impegnato con le "pergamene") e il capo-gruppo della minoranza perché non si è accorto che la questione dell'antenna TIM è stata risolta (da tempo e bene) con una intesa "trasversale" del Sindaco e della "maggioranza" del comitato cittadino, mi è sembrata una lettura non "carnevalesca" della realtà politica di Pettorano.
In questo "contesto", i potenti sono i "governanti", non certo chi si oppone loro: i potenti andavano "fustigati" almeno con altrettanto vigore. Condivido l'opinione corrente ("di piazza") che (non) ha offerto molto materiale al testamento: ci si oppone poco, forse per un eccesso di "prudenza". Dobbiamo evitare, in futuro, il rischio di opporci ancora meno: una conseguente, inevitabile confusione di ruoli sarebbe una vera sciagura per la democrazia nel nostro paese. Ciò non toglie, comunque, che singole "scelte" (come il nuovo incarico all'architetto Merlin) possano trovare un accordo ampio ma trasparente: nel caso specifico, il messaggio indirizzato all'opinione pubblica ha questo duplice "senso"?
L'imminenza delle elezioni politiche (e il concomitante periodo "quaresimale") sono un'occasione unica per sgombrare - nei fatti - il campo da equivoci circa presunte "fratture" della minoranza ed essere tutti della "partita" contro Berlusconi.
Allenatore e … giocatori (per rimanere nella metafora calcistica) insieme contro la formazione di centro-destra con in testa Sindaco e vice-sindaco, oggi (passata la stagione dei "popolari") nel ruolo di autorevoli esponenti di zona di un partito del Polo, il CCD:
"PER OMNIA VANITAS"[1] ("Dovunque vanità"), nient'altro che vanità se mi è consentito concludere "cristianamente" e molto cordialmente.
Pettorano, 14 marzo 2001
Elio Sbaraglia
nei giorni a cavallo del Carnevale il centro-sinistra pettoranese è stato impegnato nel tentativo di definire strategia (e iniziative). Un lavoro difficile di per sé, reso ancor più difficile dal testamento, peraltro "godibilissimo". Mi auguro - conoscendoti e stimandoti personalmente - si sia trattato, per l'Associazione, di una coincidenza involontaria.
"Decapitare", come è stato fatto nella circostanza, due figure oggettivamente centrali del nostro schieramento, il segretario della sezione DS (assente, impegnato con le "pergamene") e il capo-gruppo della minoranza perché non si è accorto che la questione dell'antenna TIM è stata risolta (da tempo e bene) con una intesa "trasversale" del Sindaco e della "maggioranza" del comitato cittadino, mi è sembrata una lettura non "carnevalesca" della realtà politica di Pettorano.
In questo "contesto", i potenti sono i "governanti", non certo chi si oppone loro: i potenti andavano "fustigati" almeno con altrettanto vigore. Condivido l'opinione corrente ("di piazza") che (non) ha offerto molto materiale al testamento: ci si oppone poco, forse per un eccesso di "prudenza". Dobbiamo evitare, in futuro, il rischio di opporci ancora meno: una conseguente, inevitabile confusione di ruoli sarebbe una vera sciagura per la democrazia nel nostro paese. Ciò non toglie, comunque, che singole "scelte" (come il nuovo incarico all'architetto Merlin) possano trovare un accordo ampio ma trasparente: nel caso specifico, il messaggio indirizzato all'opinione pubblica ha questo duplice "senso"?
L'imminenza delle elezioni politiche (e il concomitante periodo "quaresimale") sono un'occasione unica per sgombrare - nei fatti - il campo da equivoci circa presunte "fratture" della minoranza ed essere tutti della "partita" contro Berlusconi.
Allenatore e … giocatori (per rimanere nella metafora calcistica) insieme contro la formazione di centro-destra con in testa Sindaco e vice-sindaco, oggi (passata la stagione dei "popolari") nel ruolo di autorevoli esponenti di zona di un partito del Polo, il CCD:
"PER OMNIA VANITAS"[1] ("Dovunque vanità"), nient'altro che vanità se mi è consentito concludere "cristianamente" e molto cordialmente.
Pettorano, 14 marzo 2001
Elio Sbaraglia




