RISPOSTA ALL'AMICO ELIO SBARAGLIA
Carissimo Elio,
la tua lettera aperta dei giorni scorsi conferma e rafforza la stima che nutro nei tuoi confronti. Da sempre sono convinto della tua generosità e sensibilità verso il nostro paese, dimostrata in passato anche dall'assunzione di responsabilità dirette in qualità di segretario della locale sezione dell'ex PCI. La tua lettera aperta, da privato cittadino, è l'ultima testimonianza pubblica della tua mai scemata attenzione alle vicende politiche -quindi collettive- pettoranesi, credo, però, tu abbia sbagliato indirizzo. Infatti, non è al presidente dell'Associazione Culturale "Pietro De Stephanis" che dovevi indirizzare le tue riflessioni, bensì a tutti coloro che hanno responsabilità politiche dirette a Pettorano.
L'associazione culturale che presiedo, pur collocandosi chiaramente nell'area della sinistra, in cui sia io che tu ci riconosciamo, non ha certo finalità politiche (nel senso che le sue attività non sono e non possono essere finalizzate elettoralmente) anche se è inevitabile, comunque, che marchi un ruolo in questo senso. Per essere più chiari: non è l'Associazione "De Stephanis" che deve esercitare un ruolo di opposizione all'attuale amministrazione trasformandosi in "braccio armato" dell'opposizione politica; né si può pretendere che l'Associazione orienti le sue produzioni culturali agli interessi di uno schieramento politico, fosse pure quello in cui si riconosce la maggior parte dei suoi membri. Se altre organizzazioni hanno questa abitudine discutibile, la "De Stephanis" -almeno fino a che sarà da me presieduta- la rifiuta con forza e chiarezza non rifuggendo, comunque, eventuali battaglie di principio cui dovesse essere chiamata per difendere il proprio ruolo e la propria identità.
In questa logica va inquadrato l'ultimo "Testamento" di Carnevale prodotto dall'Associazione. Con le rime lette in piazza non si è voluto decapitare alcuno, tanto meno due figure oggettivamente centrali del nostro schieramento, come tu affermi. Al contrario, si è voluto "scherzare seriamente" su avvenimenti e personaggi pubblici anche se non potenti. E' tradizione, infatti, che con il "Testamento" si metta alla berlina l'intera comunità e, soprattutto, i membri più in vista della comunità stessa, siano essi oppositori o governanti che, anche quest'anno, non mi sembra siano usciti indenni dalle rime carnascialesche.
Quanto agli aspetti riguardanti più in generale la situazione politica pettoranese e gli schieramenti che al suo interno si confrontano, avverto anch'io, come privato cittadino, la necessità che il centro sinistra giochi tutto insieme la "partita" contro Berlusconi in occasione delle prossime elezioni politiche e contro i rappresentanti locali del suo schieramento in ogni occasione. Tuttavia, nel nostro paese ritengo sbagliata la metafora calcistica ed assumere come unica prospettiva il giocare "contro" un'altra "squadra". Credo sia molto più produttivo ed utile, soprattutto per Pettorano, valutare ogni singola scelta amministrativa liberi da condizionamenti personali e da pregiudizi di parte: dare battaglia quando è necessario ma non contestare pregiudizialmente anche scelte condivisibili. Assumere questo atteggiamento e ritrovare la capacità di elaborare e perseguire proposte culturalmente e strategicamente superiori a quelle del centro destra, condivise e testimoniate quotidianamente da ognuno di noi, credo sia l'unico modo possibile per affermare il centro sinistra come un'alternativa reale, credibile e affidabile a Pettorano.
Con la stima di sempre
Marcello Bonitatibus
Presidente Associazione Culturale "Pietro De Stephanis"
la tua lettera aperta dei giorni scorsi conferma e rafforza la stima che nutro nei tuoi confronti. Da sempre sono convinto della tua generosità e sensibilità verso il nostro paese, dimostrata in passato anche dall'assunzione di responsabilità dirette in qualità di segretario della locale sezione dell'ex PCI. La tua lettera aperta, da privato cittadino, è l'ultima testimonianza pubblica della tua mai scemata attenzione alle vicende politiche -quindi collettive- pettoranesi, credo, però, tu abbia sbagliato indirizzo. Infatti, non è al presidente dell'Associazione Culturale "Pietro De Stephanis" che dovevi indirizzare le tue riflessioni, bensì a tutti coloro che hanno responsabilità politiche dirette a Pettorano.
L'associazione culturale che presiedo, pur collocandosi chiaramente nell'area della sinistra, in cui sia io che tu ci riconosciamo, non ha certo finalità politiche (nel senso che le sue attività non sono e non possono essere finalizzate elettoralmente) anche se è inevitabile, comunque, che marchi un ruolo in questo senso. Per essere più chiari: non è l'Associazione "De Stephanis" che deve esercitare un ruolo di opposizione all'attuale amministrazione trasformandosi in "braccio armato" dell'opposizione politica; né si può pretendere che l'Associazione orienti le sue produzioni culturali agli interessi di uno schieramento politico, fosse pure quello in cui si riconosce la maggior parte dei suoi membri. Se altre organizzazioni hanno questa abitudine discutibile, la "De Stephanis" -almeno fino a che sarà da me presieduta- la rifiuta con forza e chiarezza non rifuggendo, comunque, eventuali battaglie di principio cui dovesse essere chiamata per difendere il proprio ruolo e la propria identità.
In questa logica va inquadrato l'ultimo "Testamento" di Carnevale prodotto dall'Associazione. Con le rime lette in piazza non si è voluto decapitare alcuno, tanto meno due figure oggettivamente centrali del nostro schieramento, come tu affermi. Al contrario, si è voluto "scherzare seriamente" su avvenimenti e personaggi pubblici anche se non potenti. E' tradizione, infatti, che con il "Testamento" si metta alla berlina l'intera comunità e, soprattutto, i membri più in vista della comunità stessa, siano essi oppositori o governanti che, anche quest'anno, non mi sembra siano usciti indenni dalle rime carnascialesche.
Quanto agli aspetti riguardanti più in generale la situazione politica pettoranese e gli schieramenti che al suo interno si confrontano, avverto anch'io, come privato cittadino, la necessità che il centro sinistra giochi tutto insieme la "partita" contro Berlusconi in occasione delle prossime elezioni politiche e contro i rappresentanti locali del suo schieramento in ogni occasione. Tuttavia, nel nostro paese ritengo sbagliata la metafora calcistica ed assumere come unica prospettiva il giocare "contro" un'altra "squadra". Credo sia molto più produttivo ed utile, soprattutto per Pettorano, valutare ogni singola scelta amministrativa liberi da condizionamenti personali e da pregiudizi di parte: dare battaglia quando è necessario ma non contestare pregiudizialmente anche scelte condivisibili. Assumere questo atteggiamento e ritrovare la capacità di elaborare e perseguire proposte culturalmente e strategicamente superiori a quelle del centro destra, condivise e testimoniate quotidianamente da ognuno di noi, credo sia l'unico modo possibile per affermare il centro sinistra come un'alternativa reale, credibile e affidabile a Pettorano.
Con la stima di sempre
Marcello Bonitatibus
Presidente Associazione Culturale "Pietro De Stephanis"




