Prendendo spunto da questo episodio riportato sulle cronache localli dei quotidiani, Valentina Lucci, direttrice della Riserva Monte Genzana e Alto Gizio, ha diffuso un comunicato stampa che riportiamo integralmente, con il quale annuncia cle l'Area Protetta di Pettorano ha avviato, nell'ambito del Centro Studi sulle Reti Ecologiche, uno studio di valutazione dell'effetto "barriera" sulla fauna selvatica provocato dalla stessa SS17.
COMUNICATO STAMPA
In riferimento alle notizie apprese sui quotidiani
locali riguardanti il cervo investito sulla Strada Statale 17, vorrei comunicare
che la Riserva Naturale
Regionale Monte Genzana Alto Gizio ha avviato, nell'ambito
del Centro Studi sulle Reti Ecologiche, uno studio di valutazione dell'effetto
"barriera" sulla fauna selvatica provocato dalla stessa SS17.
Il progetto prevede da un lato l'individuazione dei principali punti di intersezione tra la rete ecologica locale e l'infrastruttura e dall'altro un'azione di monitoraggio sulla fauna selvatica investita tra Sulmona e il Piano delle 5 Miglia. Il fine è di individuare le zone a maggior rischio di investimento con l'intento di attuare delle misure di mitigazione per assicurare in primo luogo la sicurezza stradale e, non meno importante, la salvaguardia degli animali.
Nell'ambito di questi studi sono stati analizzati anche i flussi viari della Strada e si è potuto verificare che, nelle ore notturne, il traffico è molto limitato, essendo inferiore alle 50 auto/ora. Da un lato questo dato assicura una ridotta probabilità di investimento e una maggior possibilità di attraversamento da parte della fauna selvatica che ha la necessità di muoversi per cercare cibo e trovare nuovi territori, dall'altra i lunghi periodi in cui non passano le auto impediscono agli animali di intuire il pericolo rappresentato dall'infrastruttura. Comunque il dato meno rassicurante è che un'elevata percentuale di auto in transito non rispetta i limiti di velocità, percorrendo la strada ad una velocità molto maggiore rispetto a quella consentita.
Una cosa molto importante che spesso non si sa è che animali come cervo, capriolo, lupo ed orso conoscono molto bene i territori in cui vivono e spesso utilizzano gli stessi passaggi, limitando al minimo i rischi legati alle attività dell'uomo. Capita però, soprattutto in alcuni periodi dell'anno (stagione degli amori, svernamento, abbandono da parte dei giovani dei gruppi familiari ecc), che le dinamiche cambino, aumentando di conseguenza il rischio di incappare in brutte sorprese.
La Riserva Naturale, con il suo Centro Studi, ha avvito una raccolta dati a scala regionale sugli animali investiti sulle infrastrutture viarie, raccolta a cui possono partecipare tutti i cittadini. Le schede per la raccolta dati possono essere richieste direttamente alla Riserva Naturale inviando una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Questi dati, molto importanti per lo studio dei passaggi faunistici, risultano utili anche per la sicurezza stradale e per l'individuazione dei tratti di strada dove applicare misure di mitigazione.
Il progetto prevede da un lato l'individuazione dei principali punti di intersezione tra la rete ecologica locale e l'infrastruttura e dall'altro un'azione di monitoraggio sulla fauna selvatica investita tra Sulmona e il Piano delle 5 Miglia. Il fine è di individuare le zone a maggior rischio di investimento con l'intento di attuare delle misure di mitigazione per assicurare in primo luogo la sicurezza stradale e, non meno importante, la salvaguardia degli animali.
Nell'ambito di questi studi sono stati analizzati anche i flussi viari della Strada e si è potuto verificare che, nelle ore notturne, il traffico è molto limitato, essendo inferiore alle 50 auto/ora. Da un lato questo dato assicura una ridotta probabilità di investimento e una maggior possibilità di attraversamento da parte della fauna selvatica che ha la necessità di muoversi per cercare cibo e trovare nuovi territori, dall'altra i lunghi periodi in cui non passano le auto impediscono agli animali di intuire il pericolo rappresentato dall'infrastruttura. Comunque il dato meno rassicurante è che un'elevata percentuale di auto in transito non rispetta i limiti di velocità, percorrendo la strada ad una velocità molto maggiore rispetto a quella consentita.
Una cosa molto importante che spesso non si sa è che animali come cervo, capriolo, lupo ed orso conoscono molto bene i territori in cui vivono e spesso utilizzano gli stessi passaggi, limitando al minimo i rischi legati alle attività dell'uomo. Capita però, soprattutto in alcuni periodi dell'anno (stagione degli amori, svernamento, abbandono da parte dei giovani dei gruppi familiari ecc), che le dinamiche cambino, aumentando di conseguenza il rischio di incappare in brutte sorprese.
La Riserva Naturale, con il suo Centro Studi, ha avvito una raccolta dati a scala regionale sugli animali investiti sulle infrastrutture viarie, raccolta a cui possono partecipare tutti i cittadini. Le schede per la raccolta dati possono essere richieste direttamente alla Riserva Naturale inviando una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Questi dati, molto importanti per lo studio dei passaggi faunistici, risultano utili anche per la sicurezza stradale e per l'individuazione dei tratti di strada dove applicare misure di mitigazione.
Dott.ssa Valentina Lucci
Direttore Riserva Naturale
Direttore Riserva Naturale




