In riferimento al libro citato verrà inoltre proposta un'indagine storica sul rapporto tra il culto dell'orso in Abruzzo e i festeggiamenti di San Martino. Infatti secondo quanto riportato da Pastoureau, l'11 novembre in gran parte d'Europa i contadini festeggiavano il momento in cui si pensava che l'orso entrasse in letargo nella sua tana. Questo comportamento dell'orso costituiva una immagine simbolica di quel periodo dell'anno: il passaggio dall'esterno all'interno, come avveniva per tutte le attività contadine (il bestiame veniva riportato nelle stalle, il grano veniva riposto al chiuso, gli utensili da lavoro venivano messi al riparo, etc.). I riti per la festa del letargo dell'orso avevano come caratteristica il fatto di essere rumorosi, trasgressivi, spesso a sfondo sessuale, con travestimenti e maschere.
Tuttavia, nel V secolo in molte diocesi della Gallia la data dell'11 novembre cominciò ad essere usata per festeggiare un santo, Martino, piuttosto che il letargo dell'orso.
L'ipotesi di Michel Pastoureau offre l'occasione per riflettere sul prevalente percorso di ricerca fino ad ora seguito per l'interpretazione della festa di san Martino, vale a dire quello relativo ai cicli temporali agrari della cultura storico-tradizionale celtica e greco-romana, per cui i giorni dal 1 all'11 novembre costituirebbero un periodo di passaggio da una stagione all'altra, una sorta di capodanno.
Fermo restando che questo filone di ricerca ha le sue solide basi storico-documentarie e che fino ad ora ha prodotto ottimi risultati, almeno a giudicare dal materiale edito con criteri scientifici, si impone, tuttavia, una domanda: l'ipotesi di Pastoureau può trovare una sua ragion d'essere in area abruzzese? L'unico modo per rispondere a questo interrogativo è la ricerca di prove ed indizi relativi ad una "religione dell'orso" in Abruzzo.
Le possibili vie di indagini che verranno proposte nel convegno, nascono dal rinvenimento di ossa e crani di orso nelle caverne abruzzesi e dal coinvolgimento di un orso nella fondazione dell'abbazia di S. Bartolomeo di Carpineto.
Sulle possibili relazioni fra il culto pagano dell'orso e quello cristiano di San Martino, sul nostro sito è disponibile un saggio breve di Pasquale Orsini, uno dei relatori del convegno, il cui programma è illustrato di seguito.
SALUTI
Feliciano Marzuolo - Sindaco di Pettorano sul Gizio
Stefano D'Amico - Assessore all'Ambiente di Pettorano Sul Gizio
Valentina Lucci - Direttore Riserva Naturale
INTERVENTI
Pasquale Orsini - Università degli Studi di Cassino
Per una storia del culto dell'orso: possibili tracce abruzzesi
Mauro Fabrizio - Centro Studi per le Reti Ecologiche
Il cammino dell'orso: dalla Riserva Naturale al Centro Studi per le Reti Ecologiche
Bruno Andreolli - Università di Bologna
Avventure e disavventure storiche di un mite-feroce plantigrado
Paolo Ciucci - Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo - "Sapienza" Università di Roma
Sfide culturali e scientifiche per la conservazione dell'orso bruno marsicano




