In questi giorni, grazie all'ausilio di foto trappole, è stata testimoniata la nascita di caprioli nella Riserva Naturale Monte Genza e Alto Gizio. Ogni anno in questo periodo leggiamo notizie in cui si parla di cerbiatti abbandonati dalle madri e "adottati" o "salvati" dall'uomo. In realtà le madri di questi piccoli animali non abbandonano i loro cuccioli, ma li lasciano durante buona parte della giornata soli, accucciati nell'erba alta, mentre vanno alla ricerca di cibo.
I cuccioli di capriolo e cervo non devono essere toccati perché le madri, al ritorno, fiutando l'odore dell'uomo, abbandonano i loro figli, lasciandoli senza latte e condannandoli a morire.
L'Assessore all'ambiente del Comune di Pettorano, Stefano D'Amico, a proposito delle foto dei cuccioli di capriolo scattate dagli operatori della Riserva e che pubblichiamo in questo articolo, afferma che esse: "non sono affatto rare, anche grazie al fatto che ormai sono 5 anni che la Riserva Naturale esegue un continuo monitoraggio della fauna selvatica a fini gestionali. Un investimento questo che risponde perfettamente alle finalità delle aree protette il cui compito e quello di promuovere e garantire la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale, favorendo anche attività di educazione ambientale, di formazione e di ricerca scientifica".
A proposito di fauna selvatica, l'assessore D'amico e la direttrice della Riserva Monte Genzana comunicano che a Pettorano si sta realizzando un'area faunistica diffusa, completamente innovativa. Non sarà un semplice recinto, ma tutto il territorio della Riserva Naturale diventerà area faunistica. Sono infatti in allestimento 9 altane da cui anche i meno esperti potranno facilmente avvistare e fotografare la fauna selvatica. Su tutto il territorio della Riserva Naturale saranno inoltre posizionati 18 pannelli con indicazioni sulla biologia e sul riconoscimento degli animali.




