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Ettore Masina sull'esperienza di Pettorano

thumb_ettore masinaEttore Masina (foto) è un anziano giornalista che è stato a lungo inviato del quotidiano Il Giorno di Milano e come tale ha seguito lo svolgimento del Concilio. Nel 1969 fu chiamato dalla RAI ad assumere le mansioni di "informatore religioso" del Telegiornale. Quando il TG fu diviso in due, entrò nel TG2 , realizzandovi rubriche di successo come Gulliver e Spazio 7. Dopo avere seguito il viaggio di Paolo VI in Palestina ed essere rimasto sconvolto per l'incontro con la povertà di massa, nel 1964 ha fondato con la moglie Clotilde, e poi per trent'anni ha coordinato, un'associazione di solidarietà internazionale, la Rete Radié Resch, (dal nome di una bambina di Nazareth, morta di polmonite in un tugurio) tuttora presente in 32 centri italiani e attiva in Palestina, Brasile, Haiti, Argentina e Centroafrica.

Dal 1983 al 1992 Ettore Masina è stato deputato al Parlamento, rappresentando il gruppo della Sinistra Indipendente nella Commissione Esteri. Nella sua seconda legislatura i gruppi lo scelsero  all'unanimità come presidente del Comitato permanente per i Diritti Umani. Ha guidato delegazioni alla visita dei campi profughi palestinesi e di varî paesi africani. E’ stato osservatore internazionale a garanzia delle elezioni cilene del 1989. E’ stato anche presidente dell'Associazione Italia-Vietnam e dell'Associazione Italia-Sudafrica. Nel settembre 1998 gli è stata attribuita dall'Archivio Disarmo la “Colomba d'Oro per la pace”. Attualmente collaboro a "Segno nel Mondo" e cura la rubrica "Bloc notes" su "Jesus".

Nel corso della sua lunga carriera, Ettore Masina si è interessato anche a Pettorano, in particolare alla vicenda della rimozione di don Pasquale Iannamorelli da parroco del paese. Masina espresse la sua solidarietà con una lunga “ballata” che pubblicò nel 1979 nel volume di poesie “La ragione e gli Angeli", edito da Borla nel 1979. Si tratta di un componimento in versi con il quale racconta la vicenda della comunità di Pettorano, dall'arrivo di don Pasquale al suo allontanamento. Prima di dare alle stampe la propria opera, Masina inviò ai ragazzi del gruppo “L’Aratro” il suo lavoro. Dopo aver letto la ballata i ragazzi scrissero una lunga lettera al giornalista che decise di pubblicarla in appendice alla “ballata”.

Con l’obiettivo di continuare la ricerca documentale su quel periodo storico, nell’area del sito dedicata pubblichiamo l’opera di Ettore Masina, insieme a una serie di articoli comparsi su riviste e quotidiani. Fra questi ultimi segnaliamo gli articoli de “La Stampa” di Torino, che ci è possibile proporre in versione originale grazie soprattutto all’opera di digitalizzazione dell’archivio storico realizzata dal quotidiano torinese.

Ricordiamo che i documenti sono accessibili esclusivamente agli utenti registrati al sito.

Rassegna stampa e bibliografia su “L’Aratro”

Ettore Masina

Rete Radié Resch

La Stampa - Archivio storico

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