Elio Sbaraglia (foto) è stato eletto all'unanimità presidente dell'associazione culturale "Pietro de Stephanis" nel corso dell'assemblea generale dei soci di Domenica 6 dicembre 2015. Elio sostiuisce Marcello Bonitatibus che ha svolto l'incarico per circa quindici anni. All'ssemblea di domenica sono stati invitati a partecipare anche i non iscritti, con l’intento di coinvolgere tutti coloro che fossero interessati agli obiettivi statutari e alle iniziative che, dal 1989 la nostra associazione promuove e realizza.

La riunione si è tenuta nella sala conferenze di palazzo Cantelmo e ha visto la partecipazione di oltre cinquanta persone. Il presidente uscente, Marcello Bonitatibus, ha tenuto la relazione introduttiva e ha invitato gli intervenuti a riflettere sull’importanza del ruolo svolto dall’associazione nel paese, una importanza testimoniata anche dai positivi apprezzamenti che la sua attività suscita al di fuori di Pettorano.

Anche se negli ultimi anni l'attività associativa si è rallentata, non è intaccato il valore di quanto fino ad oggi realizzato e, pur fra grandi difficoltà, si continua a realizzare. Non è infatti usuale che, in piccoli centri come Pettorano, ci sia una intensa e qualitativamente elevata produzione editoriale come quella della “De Stephanis” o che si ripropongano tradizioni culturali locali non asservite a logiche commerciali e, allo stesso tempo, si cerchi di essere protagonisti consapevoli della contemporaneità utilizzando, in modo appropriato, le nuove tecnologie e le nuove forme di comunicazione, come fa l’associazione “De Stephanis” con questo sito da circa sedici anni e attraverso diversi propri canali sui più diffuci social network.

Questa prospettiva è stata condivisa dagli intervenuti e fatta propria dal nuovo presidente.

Nel Consiglio di amministrazione dell’associazione gli intervenuti hanno eletto, sempre all’unanimità, i soci: Marcello Bonitatibus, Marco Del Prete, Antonio Di Fonso, Eleonora D'Aurora e Fiorella Carrara. Sindaci revisori sono stati confermati Roberto Pipitone, Giuseppe Ginnetti e Vittorio Iacozza.