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Don Lorenzo Milani. 40 anni dopo.

domilani01 Il 24 giugno 1967, all'età di 44 anni moriva don Lorenzo Milani., il priore di Barbiana, una piccola parrocchia di montagna di Vicchio nel Mugello sul fianco nord del monte Giovi. Don Lorenzo giunse in quel luogo isolato il 6 dicembre del 1954 dalla parrocchia di San Donato di Calenzano dove era cappellano. A decidere la nuova destinazione, insieme alla "promozione" da cappellano a parroco, fu il cardinale arcivescovo di Firenze Elia Dalla Costa il quale, insieme alla curia fiorentina, pensava che isolare don Lorenzo Milani fosse la giusta punizione da dare a un sacerdote che non amava le processioni, le feste, che privilegiava i più poveri e più umili e che aveva creato una scuola dove erano ammessi gli operai comunisti. Un uomo che vedeva nel consumismo, e nelle sue attrattive alienanti, la causa dell'allontanamento del povero dalla Chiesa e dai valori cristiani. In questo modo il vescovo pensò di riconciliarsi con i cattolici benpensanti e anticomunisti di Calenzano che erano andati da lui a lamentarsi.
A Barbiana don Milani iniziò una intensa opera pastorale che trovò nel "fare scuola" lo strumento fondamentale perché, come era solito affermare il priore, "l'ottavo sacramento è la scuola".
Sulla base di tale convinzione le prime lezioni di don Milani consentirono agli adulti della sua parrocchia di prendere la patente della moto e di liberarsi dall'isolamento. Solo successivamente istituì un doposcuola di supporto alla scuola elementare di Padulivo, aggregato di case a 1 km dalla chiesa. Era una pluriclasse con un'unica insegnante per tutti i bambini. Più tardi fonderà una scuola d'avviamento professionale, a tempo pieno, che con la riforma del '62 diventerà Media Unificata.17a
Le lezioni iniziavano la mattina alle otto e terminavano alle 20. Non era raro che proseguissero anche il dopocena. Fu una esperienza forte, coinvolgente e totalizzante per i ragazzi che la vissero direttamente, ma che ebbe una grandissima influenza anche su coloro che con quella scuola entrarono in contatto, direttamente o attraverso la lettura dei libri che il priore e i ragazzi produssero: dalle "Esperienze pastorali" alla famosa "Lettera a una professoressa".


A Pettorano l'insegnamento e i metodi del priore di Barbiana cominciarono ad essere messi in pratica nel 1974 da don Pasquale Iannamorelli.

Arrivato in paese nel 1974 da Popoli dove era vice parroco, don Pasqualepasquale3 avvia immediatamente, all'interno della casa parrocchiale, un doposcuola sul modello della scuola di Barbiana. Anche qui l'insegnamento esce fuori dagli schemi tradizionali; anche qui i ragazzi si cimentano con la lettura collettiva dei giornali e discutono su quanto succede nel mondo; anche qui si impara che per uscire dalla marginalità sociale e geografica, è necessario studiare, sapere, interessarsi di quando accade fuori dal luogo nel quale si vive; anche a Pettorano, come a Barbiana, il motto era "I care", mi interessa, mi sta a cuore.

In quel doposcuola si cominciò a ciclostilare un giornalino, "L'Aratro", che darà il nome anche al gruppo; si realizzarono spettacoli teatrali, recital, convegni ma anche gite, campeggi e viaggi, mai però solo per divertimento. Ogni attività che il doposcuola intraprendeva, anche la più insignificante e ludica, aveva sempre un obiettivo: imparare, conoscere, e quanto i ragazzi imparavano e conoscevano lo riportavano fedelmente su "L'Aratro".

L'esperienza del doposcuola di Pettorano, nella forma originale, finì dopo pochi anni perché nel novembre 1977 don Pasquale fu rimosso dal suo incarico di parroco dal vescovo di Sulmona mons. Francesco Amadio. Il gruppo de "L'Aratro", tuttavia continuò ad operare al di fuori della parrocchia e, forse si può dire, continua in parte ad operare ancora oggi anche attraverso l'Associazione "Pietro de Stephanis", i cui fondatori e molti dei componenti hanno maturato i loro interessi e il loro attuale impegno a partire da quel doposcuola.

Ed è per questi motivi, perché l'insegnamento di don Milani ci ha profondamente segnati che ci fa estremamente piacere che a Pescara, per celebrare il quarantennale della morte del priore di Barbiana, la presidenza del Consiglio Comunale abbia organizzato, martedì 3 aprile alle 16,30, un Convegno presso la sala Consiliare del Comune. L'incontro sarà introdotto da Gianni Melilla mentre Edoardo Martinelli, allievo di don Milani, Tiziana Fidani e Liana Fiorani, rispettivamente educatrice e ricercatrice, relazioneranno.

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Don Pasquale Iannamorelli  Don Lorenzo Milani
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 La scuola di Barbiana  Il doposcuola di Pettorano

Per approfondimenti su don Lorenzo Milani e sulla scuola di Barbiana si consigliano i seguenti siti web:

barbiana Nella sezione download è invece disponibile, in formato PDF, l'opuscolo "Barbiana dieci anni dopo". Si tratta di un quaderno de "L'Aratro" pubblicato a ciclostile nel 1978, dove sono riportati gli atti del Convegno "Che cosa abbiamo imparato da Barbiana", che il doposcuola di Pettorano organizzò nel settembre 1977. L'incontro fu promosso in occasione del decimo anniversario della scomparsa di don Lorenzo Milani e vide la partecipazione di altri gruppi che si rifacevano all'esperienza di Barbiana, provenienti da diverse regioni italiane.

 

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