
A Barbiana don Milani iniziò una intensa opera pastorale che
trovò nel "fare scuola" lo strumento fondamentale perché, come era solito
affermare il priore, "l'ottavo sacramento
è la scuola".
Sulla base di tale convinzione le prime lezioni di don Milani consentirono agli adulti della sua parrocchia di prendere la patente della moto e di liberarsi dall'isolamento. Solo successivamente istituì un doposcuola di supporto alla scuola elementare di Padulivo, aggregato di case a 1 km dalla chiesa. Era una pluriclasse con un'unica insegnante per tutti i bambini. Più tardi fonderà una scuola d'avviamento professionale, a tempo pieno, che con la riforma del '62 diventerà Media Unificata.
Le lezioni iniziavano la mattina alle otto e terminavano alle 20. Non era raro che proseguissero anche il dopocena. Fu una esperienza forte, coinvolgente e totalizzante per i ragazzi che la vissero direttamente, ma che ebbe una grandissima influenza anche su coloro che con quella scuola entrarono in contatto, direttamente o attraverso la lettura dei libri che il priore e i ragazzi produssero: dalle "Esperienze pastorali" alla famosa "Lettera a una professoressa".
A Pettorano l'insegnamento e i metodi del priore di Barbiana cominciarono ad essere messi in pratica nel 1974 da don Pasquale Iannamorelli.
Arrivato in paese nel 1974 da Popoli dove era vice parroco, don Pasquale
avvia immediatamente, all'interno della casa parrocchiale, un
doposcuola sul modello della scuola di Barbiana. Anche qui l'insegnamento esce
fuori dagli schemi tradizionali; anche qui i ragazzi si cimentano con la
lettura collettiva dei giornali e discutono su quanto succede nel mondo; anche
qui si impara che per uscire dalla marginalità sociale e geografica, è
necessario studiare, sapere, interessarsi di quando accade fuori dal luogo nel
quale si vive; anche a Pettorano, come a Barbiana, il motto era "I care", mi interessa, mi sta a cuore.
In quel doposcuola si cominciò a ciclostilare un giornalino, "L'Aratro", che darà il nome anche al gruppo; si realizzarono spettacoli teatrali, recital, convegni ma anche gite, campeggi e viaggi, mai però solo per divertimento. Ogni attività che il doposcuola intraprendeva, anche la più insignificante e ludica, aveva sempre un obiettivo: imparare, conoscere, e quanto i ragazzi imparavano e conoscevano lo riportavano fedelmente su "L'Aratro".
L'esperienza del doposcuola di Pettorano, nella forma originale, finì dopo pochi anni perché nel novembre 1977 don Pasquale fu rimosso dal suo incarico di parroco dal vescovo di Sulmona mons. Francesco Amadio. Il gruppo de "L'Aratro", tuttavia continuò ad operare al di fuori della parrocchia e, forse si può dire, continua in parte ad operare ancora oggi anche attraverso l'Associazione "Pietro de Stephanis", i cui fondatori e molti dei componenti hanno maturato i loro interessi e il loro attuale impegno a partire da quel doposcuola.
Ed è per questi motivi, perché l'insegnamento di don Milani ci ha profondamente segnati che ci fa estremamente piacere che a Pescara, per celebrare il quarantennale della morte del priore di Barbiana, la presidenza del Consiglio Comunale abbia organizzato, martedì 3 aprile alle 16,30, un Convegno presso la sala Consiliare del Comune. L'incontro sarà introdotto da Gianni Melilla mentre Edoardo Martinelli, allievo di don Milani, Tiziana Fidani e Liana Fiorani, rispettivamente educatrice e ricercatrice, relazioneranno.
Per approfondimenti su don Lorenzo Milani e sulla scuola di Barbiana si consigliano i seguenti siti web:
Nella sezione download è invece disponibile, in formato PDF,
l'opuscolo "Barbiana dieci anni dopo". Si tratta di un quaderno de "L'Aratro"
pubblicato a ciclostile nel 1978, dove sono riportati gli atti del Convegno "Che
cosa abbiamo imparato da Barbiana", che il doposcuola di Pettorano organizzò
nel settembre 1977. L'incontro fu promosso in occasione del decimo anniversario
della scomparsa di don Lorenzo Milani e vide la partecipazione di altri gruppi
che si rifacevano all'esperienza di Barbiana, provenienti da diverse regioni
italiane.
Sulla base di tale convinzione le prime lezioni di don Milani consentirono agli adulti della sua parrocchia di prendere la patente della moto e di liberarsi dall'isolamento. Solo successivamente istituì un doposcuola di supporto alla scuola elementare di Padulivo, aggregato di case a 1 km dalla chiesa. Era una pluriclasse con un'unica insegnante per tutti i bambini. Più tardi fonderà una scuola d'avviamento professionale, a tempo pieno, che con la riforma del '62 diventerà Media Unificata.

Le lezioni iniziavano la mattina alle otto e terminavano alle 20. Non era raro che proseguissero anche il dopocena. Fu una esperienza forte, coinvolgente e totalizzante per i ragazzi che la vissero direttamente, ma che ebbe una grandissima influenza anche su coloro che con quella scuola entrarono in contatto, direttamente o attraverso la lettura dei libri che il priore e i ragazzi produssero: dalle "Esperienze pastorali" alla famosa "Lettera a una professoressa".
A Pettorano l'insegnamento e i metodi del priore di Barbiana cominciarono ad essere messi in pratica nel 1974 da don Pasquale Iannamorelli.
Arrivato in paese nel 1974 da Popoli dove era vice parroco, don Pasquale

In quel doposcuola si cominciò a ciclostilare un giornalino, "L'Aratro", che darà il nome anche al gruppo; si realizzarono spettacoli teatrali, recital, convegni ma anche gite, campeggi e viaggi, mai però solo per divertimento. Ogni attività che il doposcuola intraprendeva, anche la più insignificante e ludica, aveva sempre un obiettivo: imparare, conoscere, e quanto i ragazzi imparavano e conoscevano lo riportavano fedelmente su "L'Aratro".
L'esperienza del doposcuola di Pettorano, nella forma originale, finì dopo pochi anni perché nel novembre 1977 don Pasquale fu rimosso dal suo incarico di parroco dal vescovo di Sulmona mons. Francesco Amadio. Il gruppo de "L'Aratro", tuttavia continuò ad operare al di fuori della parrocchia e, forse si può dire, continua in parte ad operare ancora oggi anche attraverso l'Associazione "Pietro de Stephanis", i cui fondatori e molti dei componenti hanno maturato i loro interessi e il loro attuale impegno a partire da quel doposcuola.
Ed è per questi motivi, perché l'insegnamento di don Milani ci ha profondamente segnati che ci fa estremamente piacere che a Pescara, per celebrare il quarantennale della morte del priore di Barbiana, la presidenza del Consiglio Comunale abbia organizzato, martedì 3 aprile alle 16,30, un Convegno presso la sala Consiliare del Comune. L'incontro sarà introdotto da Gianni Melilla mentre Edoardo Martinelli, allievo di don Milani, Tiziana Fidani e Liana Fiorani, rispettivamente educatrice e ricercatrice, relazioneranno.
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Don Pasquale Iannamorelli | Don Lorenzo Milani |
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La scuola di Barbiana | Il doposcuola di Pettorano |
Per approfondimenti su don Lorenzo Milani e sulla scuola di Barbiana si consigliano i seguenti siti web:
- http://www.barbiana.it/index.html (Centro Ricerca e Forrmazione don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana)
- http://www.centrodonmilani.org/ (Centro Documentazione don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana)
- http://www.quarantesimobarbiana.it/ (Sito ufficiale sulle manifestazioni a quarant'anni dalla scomparsa di Don Lorenzo Dilani)
- http://www.marciadibarbiana.it/ (
- http://www.donlorenzomilani.it/ (La Fondazione "don Lorenzo Milani" è stata costituita da un gruppo di allievi del Priore - provenienti sia dalla scuola popolare di Calenzano che da Barbiana -, da un gruppo di amici e sacerdoti vicini a don Lorenzo e dall'Università degli studi di Firenze).
