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Nuova edizione di "E si divisero il pane che non c'era".

campo di concentramentoEsce, in questi giorni, la nuova edizione del libro "E si divisero il pane che non c'era", stampato a cura dell'Associazione "Il Sentiero della Libertà/Freedom Trail" dall'editrice Qualevita di Torre dei Nolfi (L'Aquila).

La presentazione ufficiale del libro avrà luogo a Sulmona, SABATO 18 APRILE, alle ore 18,00 all'Auditorium di Palazzo dell'Annunziata, in corso Ovidio, con la partecipazione di numerosi testimoni e l'intervento di storici e intellettuali.

Il libro è il frutto d'una ricerca storica più che decennale, promossa e realizzata da docenti e studenti del Liceo Scientifico Statale "Fermi" di Sulmona. Iniziativa culturale, sollecitata dalle Associazioni internazionali dei Prigionieri di guerra anglo-americani, sfociata nella pubblicazione della prima edizione del libro, avvenuta nel 1995. Il libro raccoglie testimonianze, documenti d'archivio, sintesi di numerose memorie, scritte da ex-prigionieri che furono accolti, sfamati e aiutati dalle famiglie della Valle Peligna, della Valle del Sagittario, della Valle Subequana, della Marsica. In sintesi, si tratta dell'epopea dell'Abruzzo montano. Un singolare fenomeno, definito dalla storiografia più recente:  "Resistenza Umanitaria" .

I nove capitoli, di cui si compone il libro, rappresentano la sintesi straordinaria di quei nove terribili  mesi di guerra, che vanno dal 27 agosto 1943, primo bombardamento sulla città di Sulmona e  in Abruzzo fino al giugno del 1944, con l'arrivo degli Alleati.

Un libro che merita di essere letto e conservato. Come disse, il 23 settembre 1999, nella visita ufficiale in Abruzzo, il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi: "Bellissimo libro che hanno scritto gli alunni e gli insegnanti di una scuola di Sulmona e che io conservo gelosamente". Ma i giudizi sul libro sono numerosi  e lusinghieri. L'ambasciatore britannico in Italia, Richardson, nella sua visita al Liceo di Sulmona, come gesto di amicizia italo-inglese e di gratitudine per la solidarietà dimostrata dai sulmonesi verso i prigionieri di guerra del Campo 78, ha scritto: "Fascinating and moving reading" ("Lettura affascinante e commovente"). E il quotidiano "Il Giorno", che per primo pubblicò un'intera pagina dedicata al libro, lo definisce: "Un volume ricco, dettagliato e di formidabile forza emotiva".

Giovanni Bachelet, il figlio di Vittorio, assassinato dalle Brigate Rosse, in qualità di Presidente dell'Associazione "Il Sentiero della Libertà/Freedom Trail", con sede al Liceo Scientifico di Sulmona, presenta la Nuova Edizione con queste parole: «Questo libro custodisce le lacrime e il sangue di molti uomini e donne che hanno testimoniato, spesso con il sacrificio della vita, la fedeltà a fondamentali valori umani. Una lezione che non può e non deve essere dimenticata. La vita di coloro che in tempo di guerra hanno affermato la dignità della persona umana difendendola dalla barbarie merita di essere conosciuta, ricordata e, soprattutto, imitata. Queste pagine, nel rievocare un passato che vorremmo non tornasse mai più, forniscono infatti esempi di coraggio e generosità, di virtù morali e civili preziose anche in tempo di pace, nel presente e nel futuro: preziose per resistere in ogni tempo all'indifferenza che ci fa chiudere gli occhi sull'ingiustizia e sulla sofferenza degli altri. »

 

Il libro può essere richiesto  all'Associazione Culturale "Il sentiero della Libertà/Freedom Trail", presso il Liceo Scientifico Statale  Fermi di Sulmona, oppure telefonando alla prof.ssa Adelaide Strizzi (cell. 3492670922).

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