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“Terra Madre Abruzzo”.

terra madre1Dopo l'apertura a Teramo lunedì 29 giugno, giovedì 2 luglio alle 18.30 si inaugura anche a Pescara la mostra "Terra madre Abruzzo", grazie all'interazione di Regione Abruzzo, Legambiente, ICOM Italia, Simbdea (Società Italiana per la museografia e beni demoetnoantropologici) e Ministero dei Beni Culturali e coordinato da Antonella Nonnis. Il progetto espone in sette musei delle province di Teramo, Pescara e Chieti altrettante statue raffiguranti la Madonna e provenienti dal "Museo Nazionale d'Abruzzo" de L'Aquila. Musei civici, statali e fondazioni  private per la prima volta interagiscono insieme: tutti esporranno le statue ad ingresso gratuito fino al 30 settembre.


Giovedì 2 Luglio, alle 18.30 il Museo delle Genti d'Abruzzo di Pescara accoglierà la "Madonna del Latte" originariamente custodita nella chiesa di Santa Maria in Pantanis di Montereale. Dopo il saluto che i rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni coinvolte e il sindaco di Montereale, Lucia Pandolfi, porteranno al pubblico intervenuto presso l'auditorium Petruzzi, avrà luogo una vera e propria processione lungo via delle Caserme per accompagnare la statua nei locali del Museo delle Genti d'Abruzzo, insieme alla banda municipale e al  "Comitato Feste in onore della Madonna in Pantanis". Ogni anno, infatti, la sacra immagine viene temporaneamente riconsegnata ai devoti dalla Soprintendenza del Museo aquilano, per celebrare i festeggiamenti per l'Assunzione di Maria al cielo il 14 e 15 agosto; domani sera questo rito verrà rinnovato con la partecipazione di numerosi pellegrini provenienti dal territorio montano che, gemellandosi con il museo pescarese, offriranno i loro dolci tipici. Durante la cerimonia l'attrice Franca Minnucci leggerà l'"Inno alla Vergine" dal Paradiso di Dante e sarà seguita da una selezione di brani del gruppo di ricerca musicale dei DisCanto. Per l'ideazione della manifestazione, così come per l'elaborazione dei pannelli didattici della mostra, il Museo si è avvalso della consulenza etnografica di Adriana Gandolfi, dell'Agenzia Promozione Culturale di Pescara, referente per l'Abruzzo della Simbdea.

«La Madonna in Pantanis - spiega Ermanno de Pompeis, direttore del Museo delle Genti d'Abruzzo - è una tavola databile alla seconda metà del XIII secolo, conservata nel Museo Nazionale da venti anni. È detta "in pantanis" perché la leggenda vuole che sia stata rinvenuta, in epoca medievale, nei pressi di un acquitrino: il simbolismo dell'acqua come fertilità e maternità ritorna, seguendo quel filone antropologico che il Museo delle Genti sente suo».

Dopo aver accompagnato la statua della Madonna del Latte al Museo delle Genti, ci si sposterà presso il museo Casa natale di Gabiele d'Annunzio, dove sarà esposta la Madonna Adorante proveniente dalla parrocchia di Atessa e custodita nel Museo Nazionale: una statua in legno policromo e dorato risalente alla prima metà del XV secolo e alta 95 cm e originariamente parte di un presepio smembrato.

«Terra Madre Abruzzo si propone come un tentativo di ricucire un tessuto formato da tanti piccoli elementi che vanno a comporre la storia artistica e culturale della Regione - aggiunge Anna Maria Reggiani, direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici d'Abruzzo - Non a caso, la serie di Madonne con Bambino in mostra presentano un forte richiamo alla terra abruzzese e al suo passato».

Fino al 18 luglio altri quattro musei si apriranno alle statue a Chieti, San Buono e Francavilla al mare. Il progetto "Terra Madre Abruzzo" è frutto di una rete di solidarietà che ha reso possibile la mostra , con il supporto di sponsor di qualità quali I Guzzini Start Light, La Sicurmax - Polisini, la Banca TERCAS, il Comitato Regionale dei Geometri della Toscana, Abruzzo Promozione Turismo. Inoltre l'iniziativa "Cento Artisti per L'Aquila" grazie a parte del contributo raccolto nell'asta tenutasi lo scorso 27 maggio a Pescara, permetterà il restauro di un'opera del Museo Nazionale d'Abruzzo oggi custodita al Museo Preistorico di Celano Paludi, dove è stato allestito un laboratorio di restauro che da settembre sarà aperto al pubblico permettendo di diffondere una sensibilizzazione più ampia verso la tutela del patrimonio storico artistico abruzzese.

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