A Roma un Convegno su un itinerario murattiano in Abruzzo

Gioacchino_MuratVenerdì, 5 ottobre 2012 alle ore 15,30 presso Museo Napoleonico in Piazza Umberto I, n. 1 a Roma, il Centro Romano di Studi Napoleonici, il Souvenir Napoléonien Delegazione Roma, il Fondo Ambiente Italiano (FAI) delegazioni Abruzzo e Lazio e i Comuni di Antrodoco, Ateleta, Lanciano, Pettorano sul Gizio e San Vito Chetino organizzano un convegno su un <<Itinerario murattiano in Abruzzo>>. Il convegno vuole far conoscere un itinerario storico, culturale, turistico legato alla figura di Gioacchino Murat re di Napoli (1808-1815) e al decennio francese che ha rappresentato un momento di rottura rispetto al passato, e ha preparato il Risorgimento.

L’iniziativa segue quelle che gli organizzatori organizzarono nel luglio dello scorso anno (vedi) a Pettorano sul Gizio e ad Ateleta, la cui storia è stata fortemente condizionata dall’opera di Gioacchino Murat, Re di Napoli dal 1808 al 1815 su nomina di Napoleone Bonaparte.

L'itinerario che sarà illustrato nel corso del Convegno, interessa i seguenti comuni:

Antrodoco: le celebri "Gole" sono state teatro di diversi scontri a partire dal 1799 quando gli insorgenti abruzzesi hanno affrontato l'esercito repubblicano francese in ritirata a seguito della caduta della Repubblica Napoletana. Nel 1821, negli stessi luoghi, l'esercito costituzionale napoletano comandato dal gen. Guglielmo Pepe, fu sconfitto da un esercito austriaco inviato in soccorso di Ferdinando I re delle Due Sicilie.
San Vito Chietino: situato lungo la costa dei "Trabocchi", caratteristiche macchine da pesca abruzzesi ricordate anche da Gabriele D'Annunzio, ha un interessante fontana pubblica del periodo murattiano.
Lanciano: la cittadina abruzzese conobbe un notevole sviluppo economico e sociale durante il periodo napoleonico. Gioacchino Murat vi trasferì da Chieti la Corte d'Appello nel 1808 che trovò posto nel seminario. Notevoli: il Palazzo Giordano con un grandioso salone affrescato nei primi anni dell' '800 dall'abruzzese Giuseppangelo Ronzi, e il Palazzo Brasile pio Barbati e Del Bello che ospitò Murat in ritirata dopo la battaglia di Tolentino. È interessante la targa posta qualche anno fa sull luogo dove venne eretto l'Albero della Libertà nel 1799.
Ateleta: "la città degli uguali" venne fondata da Murat nel 1811. Il progetto e la realizzazione vennero realizzati dal Giuseppe De Thomasis, illuminista meridionale, allievo di Filangieri che ricoprì diverse cariche pubbliche sotto Murat.
Pettorano sul Gizio: nel territorio del Comune passava il tracciato della strada, iniziata dai Borbone e completata da Murat, che collegava l'Abruzzo con Napoli, conosciuta come "Strada Napoleonica", di cui si può ancora vedere l'antico tracciato. Notevole è anche la presenza di antichi mulini ed opifici idraulici, il cui numero fu incrementato a cavallo tra XVIII e XIX sec., durante il periodo della occupazione francese dell'Abruzzo.

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